lunedì 14 dicembre 2009

Primo libro scritto

Ho scritto questo primo libro in modo che tutti sappiano che ogni decisione presa per vivere l'avventura, il più delle volte porta a subire grandi sofferenze. Se ho aperto questo blog a nome mio, è perchè alcune persone avevano già divulgato e svelato su internet che lo scritto Labranche non era in effetti altro che il sottoscritto, dunque visto che il pseudonimo usato fino ad ora non ha più senso di esistere, vorrà dire che i prossimi libri li firmerò con il mio vero nome. Questo libro come gli altri due, sono stati pubblicati nella collana Aurora dalla Casa Editrice Seneca Edizioni di Torino e lo ho intitolato con il nome della mia vecchia scuola di sopravvivenza "Born to Live" la quale era ubicata nella Valle di Ledro in Trentino.


"QUARTO DI COPERTINA DI "BORN TO LIVE"

Un di la vita che conducevo, le esperienze, per svariate che avessi vissuto, mi delusero, probabilmente perchè non ero riuscito a fare quanto mi ero proposto. Chi avrei potuto incolpare? forse i desideri, oppure i propositi smisurati che molti giovani, come il sottoscritto si prefiggono: non raggiungendoli si considerano dei "NESSUNO".
Decisi di arruolarmi nella legione straniera. Perchè ero giovane, incoscente, e come molti giovani del mio periodo cercavo l'avventura, ero uno dei tanti sciocchi e illusi, forse annoiati, che la routine faceva sentire "isolati in un deserto", o rinchiusi nel profondo degli abissi, obbligati ad espiare le colpe della loro società, senza poter dare sfogo completo al loro entusiasmo giovanile, o ai loro ideali".
Sicuramente eravamo disinformati e poco intelligenti, perchè tutti noi perdemmo quotidianamente delle opportunità che ci avrebbero permesso una vita sicuramente meno dolorosa, ma contemporaneamente meno avventurosa.
Non siamo riusciti a capire che esisteva quella felicita conoscitiva capace di mutare il deserto, o le profondita degli abissi marini, in una vita degna d'essere vissuta.


















































































5 commenti:

  1. Don Emilio Reghenzi

    In quest'opera dell'autore Renzo Pampalon alias Labranche,è riuscito a condurci per mano nel cammino che attraversa, in ogni senso, il percorso della vita di un uomo che potrebbe essere considerato qualunque, ma in realtà si giunge a considerarlo dalle mille risorse, capace di coinvolgimento e serietà.
    Lo scrivere dell'autore è accorato per l'ammirazione che ha della sua stessa vita, capace d'umanità, solidarietà, passione e anche rischio.
    Irrorato dall'esperienza che incita e conduce, offre il mezzo con il quale il lettore può scoprire che in realtà ogni vita è coperta di sofferenza, illusioni, scoraggiamento, pur con mille sfaccettature, però pur sempre necessarie a difendere e portare a scoprire la maturità.
    La descrizione dei vari momenti è precisa, coglie gli aspetti più veri e autentici e usa con perizia la difficile arte della semplificazione, senza trascurare, scegliendo con accuratezza, le note più espressive, in modo da renderle familiari e coinvolgere nella propria esperienza.
    Riesce con semplicità ad insegnare che i valori veri non sono quelli materiali, ma quelli che fanno crescere le relazioni d'amicizia e d'unione.
    Certamente non ha paura di evidenziare la necessità degli errori umani che coinvolgono più persone, ma ciò è espresso per far comprendere che sono necessari per conoscere la verità.
    In pratica vuole insegnare che ogni uomo deve passare attraverso l'esperienza dell'errore per configurare la sua esistenza.
    Tra le righe si evince il perdono e il desiderio che il lettore si apra a questa realtà, in modo che colga la guarigione dell'anima e non si lasci mordere dal senso di colpa che distrugge l'uomo e lo rende peggio di un animale.
    Dopo la lettura approfondita si devono lasciare tutte le considerazioni errate riguardo il corpo dei Legionari, uomini in realtà veri, duri, ma anche sensibili e aperti alle necessità del rinnovamento.
    L'autore ha avuto una buona dose di coraggio a far conoscere nei particolari le sue vicende, forse con il rischio di essere frainteso o accusato di passionalismo, ma in realtà ogni cosa è così ben equilibrata da far dichiarare al lettore: "...in fin dei conti quanto ha sofferto può essere paragonato a eroismo".
    Reghenzi Don Emilio

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  2. erik4gbr erik4gbr@excite.it

    fin da quando leggendo "topolino" vedevo Paperino scappare nella legione straniera ogni qualvolta gli capitava un colpo di sfortuna, ed era quindi costretto a fuggire dai parenti (ovvero in una storia su tre), ho sempre fantasticato su questa FANTOMATICA forza militare che tante volte si è distinta in combattimenti, in missioni e soprattutto nella forza caparbia e quasi animale che l'ha sempre portata avanti...
    L'Autore Renzo Pampalon alias Labranche, in questo saggio mi ha finalmente svelato come si fa a diventare legionari...
    Non credevo che fosse veramente così ardua e in ciò dimostra coi fatti quanto anche lui abbia una tempra fisica e morale non da tutti, quanto lottare per i propri sogni possa essere importante anche se costa dei sacrifici, quanto credere fermamente in un desiderio ne possa portare al compimento dello stesso...
    ho trovato sentimenti e sensazioni mentre leggevo; ho sentito con lui il dolore delle terribili prove e la gioia selvaggia del festegiamento in quei rari momenti di svago.
    Personalmente ringrazio l'Autore di questo magnifico racconto di se e della sua vita per avermi regalato una storia ricca di emozioni, di avermi fatto sognare un mondo che non ho mai avuto il coraggio di andare a visitare ma che ha sempre avuto fascino nei miei sogni

    GRAZIE DI CUORE

    erik

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  3. capitano f.dutre@virgilio.it

    Leggendo Born To Live scritto da Renzo Pampalon alias Labranche, una volta di più mi sono reso conto che ogni allontanamento o partenza d’un figlio dall’ambito famigliare, è indubbiamente un evento doloroso, sia per colui che si allontana alla ricerca d’avventura o di fortuna, ma ancor più per coloro che rimangono al focolare in attesa di notizie, che spesso tardano a venire ed a volte, disgraziatamente non giungono più.
    Ogni genitore vorrebbe che i propri figli rimanessero sempre bambini, e poterli coccolare in eterno, purtroppo crescono e con l’avanzare dell’età divengono sempre più indipendenti e desiderosi di fare le loro esperienze alla scoperta del mondo: dunque anche se per le più svariate ragioni e in vari modi, partono alla ricerca di loro stessi.
    Ogni partenza crea un dolore quasi incolmabile, soprattutto quando si sa con certezza che il loro cammino non sarà assolutamente quieto e sicuro, come sicuramente colmo d’incognite.
    Capisco questo dolore, perché ho vissuto in prima persona una simile nefandezza esistenziale, trovandomi impotente e dover attendere con il cuore in gola per anni, prima d’avere finalmente una cartolina: la quale con sintetiche parole mi comunicava che mio figlio era vivo.
    Devo riconoscere che leggendo questo libro, sono stato travolto da una valanga di sentimenti: buoni e meno buoni, anzi, a volte in cuor mio cercavo di ribellarmi al senso d’angoscia e di pena del protagonista.
    F. Dutre

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  4. ANTOINE DE PARIS
    En lisant ce livre avec grande attention, j'ai commencé à comprendre parce que tous les militaires de carrière, sans faire des généralisations de sorte, ils sont des êtres peu sympathiques et habituellement silencieux.
    Ces hommes qui sont forgés par d'absolues exigences de leurs instructeurs, pour qu'ils rejoignent la perfection et ils s'habituent à l'obéissance aveugle, évidemment ils transforment l’amour pour ses semblables, que chaque personne acquiert à sa naissance, en dures braises obscures.
    La hiérarchie militaire de chaque États, prétendent, l'impossible pour transformer certaines loueurs citoyens (qui s'engagent dans l’armé comme volontaires) en automates prêts à exécuter n'importe quel ordres; je considère que lagir des armées, de n'importe quel État, avec les motivations plus absurdes qui puissent s'inventer pour pousser nos garçons à s'engager, ils portent a nos fils à une désagrégation psychologique inexorable.
    de toute façon Je dois mes congratuler avec l'auteur, pour avoir eu le courage de faire savoir au public, pas seulement son expérience existentielle, mais même d'être réussi à me faire comprendre combien soit facile, en ayant certaines structures, à assujettir l'être humain à ses volontés.
    Ce livre, de Renzo Pampalon alias Labranche, a mon avis a était écrit avec sobriété et sans exagération, et pour ces raisons, il porte le lecteur à méditer sur les circonstances, les évènements, comme sur les évidentes implications de l'esprit humain.

    ANTOINE

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  5. TRUFFATORE TU E IL TUO ORDINE FASULLO

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