martedì 15 giugno 2010

Don Renzo Pampalon: Morale dei Cavalieri del Gran Priorato Melitense O.S.J.


PER COLORO CHE NON SANNO ESATTAMENTE COSA SIANO I CAVALIERI DI MALTA, DEL GRAN PRIORATO MELITENSE O.S.J., VORREI ESPRIMERE IL NOSTRO PENSIERO MORALE VERSO L’ESSERE UMANO IN GENERALE.

L’uomo è eminentemente sociabile, egli tende alla perfezione.
E’ cosciente che il solo mezzo per poter raggiungere la vetta, che il creatore gli ha prescritto nella società, non è altro che la morale.
Praticare il bene, compiere il proprio dovere e essere a posto con la propria coscienza, sono le tre basi fondamentali di questo mezzo sublime.
Lo scopo della morale dei Cavalieri di malta, come di ogni essere umano, è di regolare tutta la propria vita, mettendo in movimento le grandi facoltà dell’anima: sensibilità, intelligenza e volontà.
Applicare queste tre regole, porta l’individuo a fare per i propri simili, quello che non vorrebbe gli venisse fatto, e di astenersi da qualunque azione perniciosa e spiacevole, verso il prossimo.
Osservando gli elementi della morale vi troviamo necessariamente comprese nozioni di libertà, uguaglianza, diritto, fraternità e verità.
Questi principi sono così strettamente legati tra di loro, tanto che una senza l’altra sarebbe una parodia, e se le estrapoliamo, la morale non avrebbe corrispondenza con le sue basi costitutive ed essa non sarebbe altro che un nome convenzionale, per servire da copertura ad una società corrotta, appassita e rimasta in decadenza.
Per far si che questi principi trionfino, con l’aiuto dei quali solamente, possiamo vivere come società, i Cavalieri di Malta hanno lottato dall’alba dei tempi e lottano tutt’ora.
I Cavalieri di Malta, nei secoli hanno attraversato grandissime difficoltà, hanno sempre usato tutti i mezzi onesti e compatibili con il sacro dovere che si sono imposti, cercando d’essere e divenendo gli apostoli della morale pubblica e privata e per raggiungere questo obiettivo, non hanno neppure risparmiato il sangue di molti Cavalieri per aiutare l’umanità.
Molti bisognosi di quasi tutti gli Stati si sono riscaldati ai raggi di questo sole di solidarietà e anche Paesi quasi irraggiungibili hanno usufruito, e stanno usufruendo dei questi benefici aiuti.
Molti cittadini d’Ogni Nazione seguendo l’esempio dei Cavalieri di Malta, animati dagli stessi interessi morali, hanno visto, quanto si è potuto fare fino ad ora, e per il bene della loro Patria e dell’umanità’ hanno aderito divenendo a loro volta dei Cavalieri di Malta, impegnandosi con grande devozione e serietà in questa lotta comune della solidarietà.

Don Renzo Pampalon: Consegna del Codex Pauli a Sua Santita' BARTOLOMEO I* presso la Cattedrale Patriarcale di San Giorgio al Fanar, Costantinopoli

S.S. Bartolomeo I Patriarca Ecumenico di Costantinopoli
Alla Sinistra: Dom Salvo Francesco Callegaro Maestro del Sovrano Ordine Militense di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Malta.
Al centro: Sua Eccellenza Don Renzo Pampalon Cavaliere di Gran Croce Cancelliere dell'Ordine.
Alla destra: Sua Eccellenza Florin Adrian Secureanu Priore Militense di Romania

Consegna del Codex Pauli a Sua Santita' BARTOLOMEO I* presso la Cattedrale Patriarcale di San Giorgio al Fanar, Costantinopoli da parte dei Dignitari del Gran PrioratoMelitense Cavalieri di Malta dell'Ordine Sovrano di San Giovanni di Gerusalemme; Il Codex Pauli è dedicato a S.S. Benedetto XVI, che ha indetto l’Anno Paolino e ospita i contributi inediti, appositamente preparati, di S.S. Bartolomeo I Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, S.S. Kirill Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie.
Per il Codex Pauli è stato creato il font originale “Paulus 2008” rispecchiando la grafia dell’amanuense della Bibbia Carolingia (IX sec.). La copertina–evangeliario è allestita con rara maestria artigianale su piatto in legno di cm. 1,2 rivestito interamente in pelle di vitello scamosciata rasata, di colore grigio chiaro, ed è corredata da otto formelle bronzee ispirate alla Porta Bizantina della Basilica di San Paolo fuori le Mura, con scene tratte dai misteri di Cristo (fronte copertina) e della Chiesa (retro copertina).

Il Codex Pauli è un tomo unico di pag. 424 di grandi dimensioni (cm. 35x48x10), e di finissima composizione. Le dimensioni imponenti del Codex denotano l’intento dell’Editore, il quale ha voluto celebrare il grande Apostolo delle Genti attraverso un’opera monumentale, unica nel suo genere. Esso è concepito sullo stile degli antichi codici monastici ed arricchito da una minuziosa selezione di fregi, miniature e illustrazioni, provenienti da manoscritti di datazione diversa dell’ Abbazia di San Paolo fuori le Mura: veri e propri tesori d’arte, come la Bibbia Carolingia del IX secolo. I delicati cromatismi, il tratto splendente dell’oro e la variegata articolazione di geometrie, contribuiscono a rendere l’insieme ancora più affascinante e prezioso, testimonianza perenne delle celebrazioni per il bimillenario della nascita di san Paolo.

Don Renzo Pampalon: Gli Ordini Cavallereschi abbisognano di Ordine non di Disordine o di Apparenza

Il Gran Priorato Melitense O.S.J. Cavalieri di Malta presenziato dal Governatore Generale Don Salvo Francesco Callegaro, il Cancelliere Don Renzo Pampalon, ed un folto numero di Cavalieri e Dame, rendono omaggio a Sua Santita' Bartolomeo I° con la consegna in dono del Codex Pauli







Solo così l’utopia umana dei tempi Messianici, quelli di una nuova umanità unita e vivente nella solidarietà e nella pace, libera da determinismi economici, libera dalle guerre e dalle lotte di classe, dalle vergogne di chi si dichiara Cavaliere.
Non dimentichiamoci che le gioie ardentemente inseguite possono sfuggire e, una fatale sfortuna potrebbe intrecciare lo slancio liberatore, tutto indurrebbe alla rassegnazione, d'altra parte, per i più, è più facile apprezzare il sottomettersi che il lottare.
Cosi sono numerosi i Cavalieri che per scoraggiamento o per falsa convinzione, si sono lasciati andare a ciò che chiamiamo la " Forza delle cose " e che in fondo è soltanto " La debolezza dell'animo loro".
Si, vivere, vivere!
Tale è il destino dell'essere umano.
Vivere a dispetto degli ostacoli, vivere al di sopra degli stessi.
Vivere con più forza, con rinnovata energia sormontando l'ostacolo.
Vivere non solo con le briciole che la vita ci sembra accordare, ma dei tesori che l'anima ci svela in questo grande regno di creatività cosmica; non bisogna rifugiarsi nell’illusione, ma guardare in faccia la vita e soffrire per gioire.
Non essere né pagano, né ebreo, né cattolico, né ateo, né mussulmano, ma avere una verità interiore e viverla con abnegazione, non voler apparire né un santo, né un filosofo, né un essere per bene, né un artista, né un sapiente, ne un Cavaliere ma essere sé stesso e dimostrarlo al prossimo.
La vita è un viaggio di esplorazione ed io, come voi tutti nella penombra della stessa, la stiamo ancora percorrendo!
Chi non segue il proprio sentiero si priva delle scoperte che incantano e danno forza di arrivare sino in fondo come quelle che stiamo e voi tutti state proponendo.
Nell’annientamento universale una sola cosa resta: la coscienza della nostra evoluzione e della nostra convinzione nel progetto di una Cavalleria del cuore e del sentimento.
Sono le nostre più nobili virtù, le nostre più belle facoltà che spesso non vengono impiegate nella creatività interiore con sublime armonia, la speranza nasce dal profondo del dolore, dalla reazione dell’anima che sirialza e sale tanto più in alto quanto il suo abbattimento è stato profondo.
Ecco quello che dobbiamo fare, Paladini della verità cavalleresca e nobiliare.
Così la disperazione è spesso il riscatto di una felicità intensa; bisogna ricadere poiché non si può più né salire né mantenersi a quell’altezza.
La vita dell’essere umano è un susseguirsi di alti e bassi, ma attraverso questi continui sconvolgimenti, l’occhio che sa penetrare l’invisibile, scopre la linea che sale, l’opera intima che conduce all’equilibrio dellaformazione interiore ed alla sua creatività armonica, ma gli esseri corrotti come possono capirlo?.
Solo così la Nobiltà del tempo e degli uomini di buona volontà riaffiorerà in tutta la sua Luce e non diventerà inferiore all’idea stessa del Divino nel nome di Madre Cavalleria.
Ecco quanto penso e, con il soffio vitale nella mia mano, esterno a tutti voi e ai fautori di questa liberazione, un lodevole plauso esaltando i progetti della speranza Cavalleresca i quali, doneranno un’esistenza piùdegna alle persone che soffrono con l’energia del cuore che si chiama Amore supereranno ogni barriera dell’orbe terracqueo.
Ergo: “ Regaliamo un sorriso, tendiamo una mano, accarezziamo un volto per donare la scevra gioia e quell’anima vedrà la Luce “.