giovedì 24 dicembre 2009

DEPLIANT CHE MI HA FATTO SCOPRIRE,INFATTI USAVO IL PSEUDONIMO LABRANCHE PER PUBBLICARE I MIEI LIBRI

La mia scuola di sopravvivenza BORN TO LIVE (Nato per Vivere) si richiamava all'antica massima "Mens sana in corpore sano", cercando con ogni mezzo di preparare i partecipanti ai corsi, sia fisicamente che emotivamente a saper far fronte a situazioni di rischio ed emergenza che potevano nel corso della loro vita insidiare la loro esistenza.
Per affrontare tutte le situazioni di vera difficoltà, non bastano ne il coraggio ne la buona volontà; per superarle è necessario avere delle conoscenze tecniche e una preparazione fisica e psichica per uscirne con successo.
NATO PER VIVERE dava questa possibilità attraverso dei corsi speciali di preparazione, in cui personale adestrato che aveva vissuto autentiche esperienze di sopravvivenza, avversita naturali e guerra, li guidava ed insegnava a sopravvivere anche nelle situazioni più difficili, ma soprattutto li aiutavano a trovare in se stessi quella forza morale che al cospetto della natura ed in momenti di pericolo sarebbe stato loro di estremo aiuto.
I clienti o partecipanti ai corsi, non dovevano aspettarsi solamente di partecipare ad una escursione o gita di piacere,
Sotto la più severa disciplina e massima obbedienza alle regole, ogni partecipante ai corsi, doveva vivere e affrontare veri momenti di coraggio e sfida: solo così avrebbero terminato con buon esito il programma di sopravvivenza.



Con la pubblicità, chiedevo ai possibili partecipanti di iscriversi e unirsi allo Staff della scuola, trovando nell'insegnamento e convivenza di pochi giorni una leale risposta alla domanda che molti si pongono:
"SE DOVESSI FAR FRONTE A MOMENTI DI PERICOLO O PRESTARE AIUTO AI MIEI SIMILI, POTREI FARCELA ? NE SAREI CAPACE ?"
BORN TO LIVE poteva aiutare i partecipanti ai corsi a rispondere a questa domanda.


I CORSI COMPRENDEVANO: - TOPOGRAFIA - ORIENTAMENTO - ROCCIA E SPELEOLOGIA - PERCORSI VITA - ALIMENTAZIONE D'EMERGENZA - INSEGNAMENTO SELF CONTROL - DIFESA PERSONALE - N.B.C. - PRONTO SOCCORSO - E ALTRE MATERIE.
Gli uffici della scuola erano a Molina di Ledro simpatica cittadina turistica a 10 chilometri da Riva del Garda, mentre la base operativa era ubicata (poco lontano) nella stupenda Valle di Concei (Trentino Alto Adige), poco lontano dal famoso rifugio "Al Faggio" sito a 1020 metri sul livello del mare.




TERZO LIBRO SCRITTO DA RENZO PAMPALON ALIAS LABRANCHE

Questa storia autentica in ogni circostanza, narra di un uomo appartenente alla Legione Straniera che viene coinvolto da una giovane coppia in un viaggio turistico attraverso l'India.
Per potervi prendere parte, il militare di carriera dovrà infrangere una delle regole più importanti del suo status, ovvero l'allontanamento dal territorio assegnato durante un periodo di licenza.
L'avventura, la trasgressione e l'oscuro piacere di contravvenire alle leggi, lo indurranno ad affrontare la sfida.
Carismatiche figure spirituali incontrate in un monastero gli riveleranno un profondo sapere, graziandolo di un male che lo tormentava da anni; un simile dono lo persuaderà a credere nella straordinaria saggezza dei suoi ospiti illuminati per il resto della vita, portando a rivalutare l'ordine e il concetto dell'esistenza nel momento del suo rientro in seno alla struttura militare, dove ogni giornata è scandita da regole estremamente concrete e tangibili per evitare che qualsiasi distrazione possa costare la sopravvivenza.

lunedì 14 dicembre 2009

SECONDO LIBRO: Renzo Pampalon alias Labranche "Born for the Adventure"


Con questo secondo libro, per quanto vi siano dei passaggi alquanto forti sotto il punto di vista emotivo ed esistenziale, ho voluto spiegare che non siete voi e neppure io ad aver inventato le disuguaglianze che distinguono l'oppresso dall'oppressore, ma nel mio esperire ho solamente spiegato quanto vissuto con inquietante protagonismo entrambi i ruoli, al punto da poterne persino descrivere i risvolti inconsci. Questa consapevolezza non riesce comunque a spiegare l'umana tendenza al conflitto o alla perpetuazione del dolore e della sofferenza in una nichilistica disidentificazione razziale.
Perchè homo homini lupus?
Perchè belva belva peggiore di tutte le belve?
L'animale più simile all'uomo, ovvero la scimmia, pur non possedendo le nostre capacità e virtù, è sicuramente meno "bestia" di noi, infatti non ucciderebbe mai un proprio simile per puro odio.
Possiede una coscienza "propria".

A volte la nostra coscienza ci obbliga a ricordare. Può non essere piacevole, soprattutto quando il passato è stato toccato da episodi crudi che non sempre hanno goduto dell'appoggio della nostra volontà. Ovviamente si cade in una autocritica che può essere severa o effimera, ma che non può cambiare ciò che è stato. Ci si può solo chiedere se era quella la "vita" che volevamo, oppure a quanti dei nostri più intimi "perchè" essa è riuscita a rispondere.
La ragione per cui ho scritto questo libro non è comunque la ricerca di una giuria popolare che possa condannare o assolvere mè e le mie esperienze poichè, qualunque sia il "verdetto", rimarrebbe sempre la "mia" vita. Desidero semplicemente condividere la kunderiana "insostenibile leggerezza dell'essere" che rende l'uomo estremamente poco coerente sia nei confronti di se stesso che nei confronti dei suoi simili.

Primo libro scritto

Ho scritto questo primo libro in modo che tutti sappiano che ogni decisione presa per vivere l'avventura, il più delle volte porta a subire grandi sofferenze. Se ho aperto questo blog a nome mio, è perchè alcune persone avevano già divulgato e svelato su internet che lo scritto Labranche non era in effetti altro che il sottoscritto, dunque visto che il pseudonimo usato fino ad ora non ha più senso di esistere, vorrà dire che i prossimi libri li firmerò con il mio vero nome. Questo libro come gli altri due, sono stati pubblicati nella collana Aurora dalla Casa Editrice Seneca Edizioni di Torino e lo ho intitolato con il nome della mia vecchia scuola di sopravvivenza "Born to Live" la quale era ubicata nella Valle di Ledro in Trentino.


"QUARTO DI COPERTINA DI "BORN TO LIVE"

Un di la vita che conducevo, le esperienze, per svariate che avessi vissuto, mi delusero, probabilmente perchè non ero riuscito a fare quanto mi ero proposto. Chi avrei potuto incolpare? forse i desideri, oppure i propositi smisurati che molti giovani, come il sottoscritto si prefiggono: non raggiungendoli si considerano dei "NESSUNO".
Decisi di arruolarmi nella legione straniera. Perchè ero giovane, incoscente, e come molti giovani del mio periodo cercavo l'avventura, ero uno dei tanti sciocchi e illusi, forse annoiati, che la routine faceva sentire "isolati in un deserto", o rinchiusi nel profondo degli abissi, obbligati ad espiare le colpe della loro società, senza poter dare sfogo completo al loro entusiasmo giovanile, o ai loro ideali".
Sicuramente eravamo disinformati e poco intelligenti, perchè tutti noi perdemmo quotidianamente delle opportunità che ci avrebbero permesso una vita sicuramente meno dolorosa, ma contemporaneamente meno avventurosa.
Non siamo riusciti a capire che esisteva quella felicita conoscitiva capace di mutare il deserto, o le profondita degli abissi marini, in una vita degna d'essere vissuta.